8h – 170€
In questo webinar registrato, attraversiamo la progettazione e la documentazione non come strumenti tecnici, ma come pratiche pedagogiche profonde, capaci di generare senso e orientare lo sguardo educativo.
Progettare non significa prevedere tutto, ma creare condizioni: ambienti porosi, materiali vivi, tempi distesi in cui i bambini possano esplorare, lasciare tracce, costruire ipotesi. La progettazione si fa in itinere, ascoltando ciò che accade, lasciando che le esperienze generino domande e non solo risposte. È un processo di cura e di attenzione, che parte dai bambini e ritorna a loro, in forma trasformata.
Ma non c’è progettazione autentica senza una documentazione che sappia vedere, raccogliere, restituire. Documentare non è archiviare: è un atto interpretativo, narrativo, estetico. Significa rendere visibile ciò che altrimenti resterebbe invisibile, custodire le teorie dei bambini, costruire memoria condivisa, aprire nuovi spazi di riflessione.
Nel webinar ci lasciamo guidare da una postura etica e di ricerca attiva: impariamo a osservare senza fretta, a selezionare ciò che comunica senso, a costruire mappe generatrici del sapere che non chiudono, ma rilanciano. Progettare e documentare, allora, diventano due gesti dello stesso movimento: abitare l’educazione come processo vivo, fatto di ascolto, relazioni, trasformazioni continue.
Argomenti trattati:
• Documentazione fotografica
• Documentazione narrativa
• Documentare (anche) sui social
• Progettazione in itinere
• Relazione con i genitori, coinvolgere le famiglie
• Prevenzione del burnout: riconoscere la fatica e strategie utili
7,5h – 150€
Parlare di gioco destrutturato significa spostare lo sguardo dall’attività all’esperienza, dall’obiettivo al processo, dalla consegna al dialogo tra bambino e materia. Le loose parts non sono semplici oggetti da manipolare, ma provocazioni cognitive che attivano pensiero, immaginazione e relazione. Nel gioco destrutturato non c’è un’unica via, ma infinite possibilità. Un legnetto può essere una bacchetta, un ponte, un personaggio, una lettera. Una radice può diventare confine, creatura, simbolo. La potenza di questi materiali sta proprio nella loro ambiguità generativa: non definiscono, ma suggeriscono. Non insegnano, ma interrogano.
La materialità si fa linguaggio. Ogni gesto del bambino è un avvicinamento sensibile al mondo: toccare, accostare, incastrare, osservare. È un pensiero che prende forma attraverso la relazione con superfici, consistenze, pesi, trasparenze. È corpo che esplora, è mano che riflette.
In questo contesto, il ruolo dell’adulto è quello di curatore del contesto, regista silenzioso che sceglie con intenzionalità estetica e pedagogica i materiali da offrire, ma poi si fa da parte, per lasciare spazio al possibile, al non previsto, all’inedito. Il materiale, se è vivo, parlerà. E il bambino, se ascoltato, costruirà significato.
Il gioco destrutturato non è una moda, è una postura. È la scelta di fidarsi del bambino, di non saturare, di lasciare buchi narrativi dove possa infilarsi il pensiero. È educazione alla complessità, alla lentezza, all’immaginazione.
Quando i materiali non danno risposte, i bambini imparano a farsi domande.
E lì, nel dialogo silenzioso tra mani, occhi e materia, nasce l’apprendimento autentico.
Argomenti trattati:
• Imparare giocando, perché? (play based learning)
• Neuroscienze ed esperienze di apprendimento
• Costruttività e pensiero scientifico
• Allestire esperienze di gioco destrutturato 0-6
• Idee per destrutturare feste e lavoretti
• Meno attività strutturate, più spazi allestiti
11,5h – 210€
L’apprendimento, nei primi anni di vita, non passa dalla testa. Passa dal corpo, dalle mani, dallo sguardo. È multisensoriale per natura, perché il bambino conosce il mondo abitandolo con tutti i sensi attivi, intrecciati, mai separati. Vedere non è mai solo un atto visivo. È ascoltare la luce, toccare il colore, riconoscere un ritmo nel movimento. Ogni esperienza significativa attraversa più canali contemporaneamente: il gesto diventa segno, il suono genera immagine, l’odore evoca memoria. Questo è il cuore dell’apprendimento multisensoriale: un pensiero che si costruisce mentre si fa esperienza del mondo in modo pieno, incarnato, relazionale.
In questa visione, il corpo non è veicolo dell’apprendimento, è l’apprendimento stesso. La pelle che percepisce una superficie ruvida, l’orecchio che distingue un suono ovattato, il naso che riconosce l’odore del legno bagnato... Tutto è conoscenza, tutto è relazione tra dentro e fuori.
Quando l’ambiente educativo è progettato con cura estetica e sensoriale, i materiali diventano mediatori di pensiero: l’acqua che cambia forma, la sabbia che si compatta, la carta che fruscia. Il bambino non riceve un contenuto, ma attiva un dialogo sensibile con la realtà. E in quel dialogo costruisce ipotesi, inventa narrazioni, trasforma percezioni in pensiero.
L’adulto, in questo processo, ha il compito di non semplificare l’esperienza, ma di mantenerla aperta, densa, ricca di possibilità sensoriali. Di offrire materiali vivi, non addomesticati. Di lasciare spazio all’errore, alla sorpresa, alla variazione.
L’apprendimento multisensoriale è, in fondo, una pedagogia del corpo e della presenza. Un’educazione che non si accontenta della parola, ma ascolta anche il gesto, la postura, il silenzio. Perché è lì, nella sinestesia dell’esperienza, che il bambino costruisce il sapere più autentico: quello che nasce dal sentire.
Argomenti trattati:
• Contesti immersivi
• Digitale, luce e contesti immersivi
• Luce PRO (ad es. light painting)
• Materiali sensoriali - quali recuperare e dove
• Spazi multisensoriali - quali strumenti per allestire
• Idee pratiche
• Esplorazione sensoriale tatto, vista, udito, gusto, olfatto, vestibolare e propriocezione
3h – 75€
Gli albi illustrati non sono semplici libri per bambini. Sono oggetti narrativi complessi, linguaggi visivi da abitare, mondi da attraversare con gli occhi, con le mani, con l’immaginario. In un albo ben scelto, ogni parola pesa, ogni illustrazione racconta oltre il testo, ogni silenzio tra le pagine è uno spazio per il pensiero.
Quando un bambino incontra un albo illustrato, non decodifica, ma si immerge. Osserva, interpreta, connette immagini e parole in modo personale, emotivo, sensibile. Gli albi attivano una lettura multisensoriale, una forma di ascolto visivo che accoglie anche chi non sa ancora leggere con gli occhi allenati alla scrittura.
E allora la lettura ad alta voce, il tempo condiviso attorno a un libro, non sono attività didattiche: sono rituali relazionali, occasioni di bellezza, pensiero e intimità. L’albo diventa uno specchio, un ponte, una lente. Porta fuori emozioni, domande, memorie.
Da questa consapevolezza nasce il bisogno di una biblioteca diffusa, non confinata in uno scaffale ordinato, ma sparsa, presente, accessibile nei luoghi della vita quotidiana del bambino. I libri non stanno fermi in un angolo silenzioso: si mescolano ai materiali, abitano le stanze, si offrono come presenza discreta e disponibile. Un albo può vivere accanto ai travasi, accanto alla luce, sotto a un tavolo, sopra un tappeto. Ogni luogo può diventare luogo di lettura, ogni tempo può accogliere una storia.
La biblioteca diffusa non classifica, ma invita. È una pedagogia dello sguardo lento, dell’incontro spontaneo, dell’affetto per l’oggetto-libro come compagno di viaggio. È un modo per dire al bambino: “qui i libri sono per te, ti aspettano, puoi toccarli, aprirli, rileggerli, portarli con te”.
Perché un albo illustrato non offre risposte, ma allena lo stupore. E una biblioteca che respira con il contesto educa prima di tutto al desiderio di conoscere, di raccontare, di ascoltare.
Scopri una selezione di albi, materiali e libri ispirazionali che cattureranno l'attenzione dei più piccoli. Impara a scegliere i migliori albi illustrati e come proporre esperienze educative coinvolgenti. Ottieni idee creative e strumenti per creare da te materiali ispirazionali, con consigli pratici e siti utili. Questo webinar ti fornirà le competenze necessarie per arricchire la tua libreria e rendere la lettura un'esperienza magica per i bambini.
Argomenti trattati:
• Albi, materiali e libri ispirazionali
• Come sceglierli e quali esperienze proporre
• Creare da sé materiali ispirazionali (idee, strumenti e siti utili)
6h – 150€
In questo webinar registrato, esploriamo la progettazione degli spazi e delle sezioni non come mera organizzazione fisica, ma come un atto pedagogico profondo, capace di trasformare l’ambiente in un luogo vivo di relazioni, scoperta e crescita.
Progettare gli spazi significa pensare a luoghi porosi e fluidi, che dialogano con i bisogni e le curiosità dei bambini, favorendo il loro movimento, la sperimentazione e l’interazione. Non si tratta di fissare confini rigidi, ma di creare contesti dinamici, aperti all’imprevisto e alle trasformazioni, dove ogni angolo può diventare occasione di apprendimento e di relazione.
La progettazione delle sezioni si fa così una pratica attenta e riflessiva, che accoglie le storie, i linguaggi e i desideri dei bambini, coinvolgendo educatori e famiglie in un processo condiviso di cura e costruzione collettiva. È un lavoro che si evolve nel tempo, che si lascia guidare dall’osservazione e dalla relazione, e che restituisce spazi capaci di generare senso e benessere.
Documentare questa progettazione significa rendere visibile l’invisibile: le scelte, i significati, le tensioni e le possibilità che animano gli spazi. La documentazione diventa così uno strumento per riflettere, comunicare e immaginare nuove vie, un ponte tra il presente e il futuro educativo.
Questo webinar è pensato per chi vuole abitare lo spazio educativo con uno sguardo curioso e sensibile, riconoscendo la progettazione come un gesto di responsabilità e di amore verso chi vive e costruisce quel luogo ogni giorno; scoprite come creare ambienti stimolanti dove i bambini possano giocare in spazi senza i classici giochi di plastica, favorendo la creatività e l'esplorazione. Imparate a progettare e allestire sezioni e classi, garantendo un ambiente sicuro e stimolante. Ottenete consigli pratici su come allestire spazi per bambini da 0 a 6 anni, con l'ausilio di una piantina di esempio per una migliore comprensione.
Argomenti trattati:
• Giocare in spazi senza giochi
• Progettare e allestire la sezione nido e infanzia
• Allestire spazi 0-6 - con piantina di esempio
• Schemi di apprendimento: sai osservare i bambini che apprendono?
• Tuff tray e tinker tray: cosa sono? Perchè conoscerli?
16h – 300€
In questo webinar esploriamo come creare provocazioni e inviti al gioco che non impongano risposte precostituite, ma aprano veri e propri spazi di libertà e scoperta per i bambini. Si tratta di una pratica educativa attenta e sensibile, che lascia margine all’autonomia, stimola la relazione tra pari e con gli adulti, e favorisce la costruzione di ipotesi, cioè di nuovi modi di pensare e agire.
Questi spazi aperti al gioco diventano così laboratori di apprendimento autentico, dove il bambino è protagonista attivo del proprio percorso, libero di sperimentare, di fare errori, di rielaborare significati in modo personale e originale. Il gioco non è più un’attività da svolgere, ma un processo vivo di esplorazione e trasformazione.
Il webinar offre strumenti concreti e riflessioni per progettare situazioni educative che sostengano questo modo di fare, valorizzando la complessità e la ricchezza del fare ludico come motore di crescita e conoscenza. Vi mostrerò come utilizzare il pensiero divergente per progettare esperienze educative coinvolgenti e significative. Scoprirete come integrare materiali impertinenti e approcci creativi per stimolare l'interesse e la curiosità dei bambini. E non è tutto! Metteremo in pratica le nostre conoscenze, esplorando insieme idee pratiche, minimondi immersivi e attività legate alla natura e alla scienza. Unitevi a me in questa avventura educativa e trasformate il vostro approccio all'educazione con le provocazioni e gli inviti al gioco!
Imparate a distinguere, progettare e proporre provocazioni e inviti al gioco che stimolino l'interesse e la curiosità dei bambini. Esplorate minimondi immersivi, attività legate alla natura e alla scienza, festività e culture, travasi, arte immersiva e colori, land art e stagioni, animali, insetti e cicli di vita, fiori, foglie e piante. Avrete materiali da stampare e libri suggeriti per arricchire le proposte educative. Questo webinar vi fornirà le competenze per creare esperienze di gioco coinvolgenti e significative.
Argomenti trattati:
• Quali differenze? Come progettarli? Come proporli?
• Minimondi immersivi, natura e scienza, festività e culture, travasi, arte immersiva e colori, land art e stagioni, animali, insetti e cicli di vita, minimondi, fiori, foglie, piante,
• Materiali da stampare e libri suggeriti
• Inviti al gioco autunno, inverno, primavera ed estate